venerdì 28 dicembre 2012

Vayekhi


Vayekhi

Yaacov, sentendo prossima la morte, fa giurare a Yoseph di non seppellirlo in Egitto.

Yoseph porta a Yacov i suoi due figli Efraim e Menashe affinché li benedica prima di morire.

Yacov benedice Efraim, il figlio minore, con la mano destra e Menashe, il maggiore con la sinistra. Yoseph prova a correggere il padre, ma quest'ultimo rifiuta spiegando che in futuro la fama del figlio minore supererà quella del maggiore.

Yacov raduna tutti i suoi figli e li benedice singolarmente.

Attribuisce a ciascuna tribu una benedizione diversa basata sui diversi ruoli che avrebbero avuto in futuro i loro discendenti.

Dopo aver richiesto a tutti i figli di essere seppellito nella grotta di Machpela Yacov muore. Tutto l'Egitto piange Yacov per 40 giorni e accompagna la salma alla grotta di Machpelah.

Yoseph muore all'età di 110 anni. Prima di morire ricorda ai fratelli che H. li riporterà nella loro terra e li fa giurare che prima di andarsene porteranno via le sue spoglie dall'Egitto.

Shabbat Shalom

giovedì 20 dicembre 2012

Vayiggash


Vayiggash

Yehuda parla duramente con Yoseph per convincerlo a liberare Beniamin, arrivando perfino ad offrirsi come schiavo per liberare il fratello minore, del quale si era fatto garante col padre.

Yoseph, commosso dall'atto di grande bontà di Yehuda, cede e si rivela ai fratelli.

Yoseph bacia e abbraccia i fratelli, increduli, rassicurandoli di non avere nessun rancore per la questione della vendita.

Il faraone invita tutta la famiglia di Yoseph a trasferirsi nella parte migliore d'Egitto.
Viene detto a Yacov che suo figlio Yoseph é vivo, ed egli decide di raggiungerlo in Egitto.

Prima di partire Yacov offre dei sacrifici ad H., ed H.lo rassicura promettendogli che è Lui stesso che li sta facendo scendere in Egitto e Lui stesso li libererà. La famiglia di Yacov che scendeva in Egitto era formata da 70 anime.

Yoseph và incontro a Yacov ed essi si abbracciano e commuovono. I figli di Yacov si stabiliscono nella terra di Goshen.

La carestia continua e finito il denaro gli egiziani sono costretti ad acquistare da Yoseph pane in cambio del loro bestiame, finito il bestiame arrivano a cedere cedergli le loro terre e infine se stessi come schiavi.
Intanto i figli di Israele acquistarono terreni nella terra di Goshen, prolificando e moltiplicandosi grandemente.

Shabbat Shalom

giovedì 13 dicembre 2012

Mikketz


Mikketz

Due anni dopo la liberazione del capo coppiere dalla prigione, il faraone fa due sogni: nel primo 7 vacche grasse  vengono mangiate da 7 vacche scarne, nel secondo 7 spighe buone vengono inghiottite da 7 spighe rinsecchite. Nessuno riesce a darne un'interpretazione, e il capo coppiere consiglia di rivolgersi a Yoseph, perché in prigione era stato in grado di spiegare il suo sogno (vedi fine di Parasha Vayeshev).

Perciò viene convocato Yoseph, ed egli riesce ad interpretare i sogni: sette anni di abbondanza saranno seguiti da sette anni di carestia. Consiglia di nominare dei responsabili che conservino il raccolto degli anni abbondanti per i successivi anni di scarsità.

Soddisfatto dall'interpretazione il faraone libera Yoseph, ormai trentenne, dalla prigionia e lo nomina vicerè d'Egitto. 

Nei  7 anni di abbondanza vengono accumulate innumerevoli quantità di grano, ma gli anni di carestia che seguono sono molto duri:  giungono persone da tutto il mondo per acquistare cibo dalle riserve egizie.
Anche Yacov manda i figli a comprare del grano in Egitto, trattenendo con sé solo Biniamin.  Giunti in Egitto i fratelli vengono convocati da Yoseph; essi non lo riconoscono e l'uomo li imprigiona accusandoli di essere delle spie. Yoseph acconsente a liberarli a condizione che al prossimo viaggio portino con se il fratello minore, Biniamin.

La carestia peggiora e i fratelli sono costretti a  tornare in Egitto; prima però hanno una lunga discussione con Yacov per ottenere il permesso di portare con loro anche Biniamin.

Yoseph si commuove alla vista di Biniamin, ma non si fa ancora riconoscere dai fratelli; li invita tutti ad un banchetto in cui li sottopone a varie domande.

Quando i fratelli sono pronti a tornare nella propria città, Yoseph fa in modo che Biniamin venga accusato di furto. Poi, per testare il totale ravvedimento dei fratelli, propone di punire solo Biniamin, lasciando liberi invece gli altri fratelli. Questi però rifiutano ostinatamente, offrendosi perfino come schiavi pur di liberare il  fratello minore.

Shabbat Shalom

giovedì 6 dicembre 2012

Vayeshev

Vayeshev

Yacov con i suoi 12 figli si stabilisce in terra di Kena'an e regala a suo figlio Yoseph, primogenito di Rachel, una tunica variopinta. I fratelli sono gelosi di Yoseph. Yoseph sogna prima 11 covoni (simbolo degli 11 fratelli)e poi 11 stelle con il sole e la luna (simbolo dei fratelli con il padre e la madre) che si prostrano a lui accentuando ancor di piu la gelosia dei fratelli.

Su richiesta del padre Yoseph raggiunge i fratelli al pascolo.

Quelli, vedendolo arrivare Yoseph  in lontananza, inizialmente decidono di ucciderlo, ma poi finiscono col venderlo ad una carovana diretta in Egitto. I fratelli di Yoseph riportano a Yacov la tunica variopinta macchiata di sangue per dimostrargli che Yoseph era stato sbranato da una bestia feroce.

Yehuda lascia la casa paterna, si sposa e ha 3 figli. Il primo, Er, sposa Tamar e muore, il secondo Onan sposa la vedova del fratello e muore anche lui. Yehuda indugia a far compiere la mitzva del levirato al terzo figlio Shela, e Tamar interviene con uno stratagemma e si unisce a Yehuda stesso. Dall'unione nascono due gemelli, Peretz e Zerach, il primo sará progenitore di David e Mashiach.

Yoseph, giunto in Egitto, viene acquistato da Potifar ministro del faraone. Questi si stupiva di come ogni azione di Yoseph era coronata dal successo perché benedetto da H. in tutto.

La moglie di Potifar s'invaghisce di Yoseph è cerca di sedurlo. Rifiutata, la donna lo accusa di aver tentato di possederla ed egli viene imprigionato.

Yoseph si ritrova in prigione con il coppiere e il panettiere del faraone. Entrambi fanno un sogno che Yoseph interpreta: il panettiere sará messo a morte e il coppiere invece tornerá alla sua occupazione. Quando ció si realizza Yoseph chiede al coppiere di ricordarsi di lui, ma questi se ne dimentica.

Shabbat Shalom

giovedì 29 novembre 2012

Vayishlach

Vayishlakh

Yaacov tornando verso la casa del padre deve passare per il territorio di Esav, impaurito manda dei messaggeri con parole di pace. I messaggeri tornano e informano Yacov che Esav sta venendogli incontro con 400 uomini armati.
Yacov manda molti doni a Esav sperando che cambi idea e non l'attacchi.

Durante la notte Yacov resta da solo e viene attaccato dall'angelo di Esav. Combattono per tutta la notte e alla fine Yacov vince, ma l'angelo lo colpisce sul nervo sciatico (da qui il divieto valido ancora oggi di non mangiare il posteriore dell'animale). Prima di andare via l'angelo benedice Yacov cambiandogli il nome in Israel.

Yacov e Esav finalmente si incontrano e quest'ultimo abbonito per i doni lo accoglie pacificamente con baci e abbracci.

Yacov presenta a Esav le sue mogli e i suoi figli. Esav si offre di accompagnare Yacov, ma questi rifiuta. Yacov giunge a Shechem dove acquista un terreno e vi si stabilisce.

Il figlio del re di Shechem rapisce  e abusa di Dina, figlia di Lea. Il re va da yacov a chiederla in moglie per il figlio a qualunque costo. I figli di Yacov accettano a condizione che tutti i loro uomini si circoncidano.
Al terzo giorno della Milah, quello più doloroso, Shimon e Levi uccidono tutti gli abitanti della città per vendicare l'affronto subito dalla sorella.

H. benedice nuovamente Yacov, confermandogli il cambio del nome da Yacov a Israel e promettendogli la terra d'Israele e gli comanda  di trasferirvisi, durante il viaggio Rachel partorisce Biniamin, ma muore durante il parto e viene sepolta lungo la strada, a Efrat.
Ytzhak muore all'eta di 180 anni e viene seppellito dai suoi due figli Esav e Yacov.

Vengono elencate tutte le discendenze di Esav.

Shabbat Shalom






venerdì 23 novembre 2012

Vayetze

Vayetze

Yacov, per scappare da Esav esce da Beer Sheva e si dirige verso Kharan. Prima di uscire dalla terra di Israele sogna una scala con degli angeli che salgono e scendono da essa. H. lo benedice.

Yacov incontra Rachel, figlia di Lavan, ed essa lo conduce da suo padre.

Lavan accoglie calorosamente Yacov e gli propone di lavorare come pastore per sette anni in cambio di sua figlia minore Rachel. Yacov accetta, ma al termine dei sette anni Lavan lo inganna dandogli in moglie la figlia maggiore Lea. In cambio della promessa di altri sette anni di lavoro Yacov sposa, dopo sette giorni, anche Rachel. Rachel é sterile mentre a Lea nascono quattro figli (Reuven, Shimon, Levi e Yehuda). Rachel dà a Yacov la sua serva Bilha ed essa partorisce Dan e Naftali. Anche Lea dà al marito la sua serva Zilpa che partorisce Gad e Asher.

Lea resta nuovamente incinta e partorisce Yssachar, Zevulon e anche una figlia, Dina. Rachel finalmente resta incinta e partorisce Yosef. Dopo piu di 20 anni di permanenza in casa di Lavan Yacov vuole tornare verso la casa paterna.

Lavan cerca di convincere Yacov a restare; prova anche in vari modi ad imbrogliarlo per non pagarli alcun compenso a fronte dei tanti anni di lavoro in casa sua. Yacov risponde astutamente agli affronti di Lavan e divenuto ormai molto ricco, perché benedetto da H.decide di scappare dalla casa del suocero.

Yacov fugge mentre Lavan é impegnato. Lavan lo insegue e lo raggiunge, e hanno un lungo confronto.

Dopo un lungo diverbio Yacov e Lavan stipulano un patto di alleanza. Lavan aver saluta e bacia le sue figlie e i nipoti lasciando Yacov proseguire per la sua strada.

Shabbat Shalom

venerdì 16 novembre 2012

Toledot

Toledot 

Rivka, sterile, insieme al marito Ytzhak prega Hashem di concedere loro figli.  Rimane incinta di due gemelli, Esav, futuro cacciatore e assassino, e Yaacov, mite e studioso.  Divenuto grande, Esav vende la primogenitura al fratello Yaacov per avere in cambio un piatto di lenticchie.  A causa di una carestia in Israele Ytzhak deve trasferirsi nella terra dei Pelishtim dove era re Avimelech. Qui Yitzhak presenta la moglie come propria sorella, così come aveva fatto Avraham con Sara in Egitto per paura che si rifacessero contro di lui. Avimelech scopre l'inganno, rimprovera Ytzhak, ma vieta comunque al popolo di fare loro alcun male.

 Yitzhak si arricchisce immensamente e per invidia i Pelishtim otturano i pozzi da lui scavati. Nascono diverse dispute, finché Ytzhak lascia la loro terra e scava altri pozzi. H. appare a Ytzhak benedicendolo e assicurandogli di non avere nulla da temere.  Ytzhak erige un altare ad H. 


 Avimelech e il suo generale si recano da Ytzhak per suggellare un patto di reciproco rispetto. Esav sposa due donne idolatre causando la pena dei suoi genitori. 


Ytzhak chiama Esav e gli chiede di preparargli un pasto per poterlo poi benedire. Rivka sente questa richiesta, e fa in modo che Yaacov si sostituisca al fratello nel prendere la benedizione: mentre esav cerca il cibo per ytzack, veste yaakov con gli abiti del fratello, e il padre, ormai cieco, non riconosce lo scambio dando a yaakov la benedizione. 


Quando quest'ultimo scopre i fatti si infuria. Yitzhak da quindi un'altra benedizione a Esav promettendogli che se Yaacov rispetterá la Torah Esav lo dovrà sèrvire, in caso contrario sará Esav a dominarlo. 


 Rivka consiglia a Yaacov di scappare dalla collera di Esav rifugiandosi presso suo fratello Lavan.  Yaacov segue il consiglio della madre e fugge verso Padan Aram dove vive Lavan. Ytzack benedice Yaacov raccomandandogli di non sposare una cananea.


Esav per compiacere il padre afflitto dalla malvagità delle due mogli idolatre di Esav prende come terza moglie una figlia di Yshmael. 



 Shabbat Shalom

venerdì 9 novembre 2012

Khaiè Sarà


Khaiè Sarà
Sara muore all'età di 127anni dopo aver ricevuto in maniera distorta dal Satan la notizia del "sacrificio di Ytzhak". Avraham acquista a prezzo pieno la grotta di Machpelà a Khevron per seppellirvi la moglie.
Avraham chiede al suo servo Eliezer di cercare per Ytzhak una moglie che non venga dai popoli di Kena'an, ma che appartenga invece alla sua famiglia.
Eliezer si reca dai parenti di Avraham e incontra Rivka presso un pozzo. Eliezer impressionato dal suo carattere pio le dona dei gioielli e le chiede ospitalità in casa sua.
Arrivato in casa di Betuel, nipote di Avraham e padre di Rivka e di Lavan, Eliezer si qualifica come servo di Avraham, spiegando di essere venuto a cercare moglie per Yitzhak.
Eliezer chiede la mano di Rivka per conto di Yitzhak, i genitori vorrebbero tenerla ancora un anno, ma lei sceglie di partire subito.
Yitzhak incontra Rivka in campagna e la sposa.
Avraham si risposa con Ketura e genera altri figli a cui dà abbondanti doni prima di mandarli via. 
Avraham muore all'età di 175 anni e viene sepolto nella grotta di Machpela insieme alla moglie.
Ishmael figlio di Avraham muore all'etá di 137 anni e ne vengono elencate le sue discendenze. Da lui discendono dodici principi come H. aveva promesso a Hagar, sua madre.
Shabbat Shalom 

venerdì 2 novembre 2012

Vayerá

Vayerà

Avraham, ancora dolorante per la milà, attende fuori dalla tenda delle persone da poter ospitare. Giungono da lui tre angeli in sembianze umane. Avraham li ospita e offre loro da mangiare. Uno di loro promette la nascita di un figlio a Sarà che resta incredula. 

I tre angeli poi si avviano a distruggere la città di Sedom e Amorá. (Sodoma e Gomorra). Avraham supplica, H. di non distruggerle.

Gli angeli vengono ospitati di nascosto da Lot che viene salvato, mentre le due città sono rase al suolo. Le due figlie di Lot concepiscono dal padre e partoriscono Moav e Ben Ammi.
Avraham si reca nella terra dei Pelishtim dove Sarà viene rapita da Avimelekh. H. si rivela a Avimelech che congeda Sarà con grandissimi doni.

Sarà partorisce Yitzhak che viene circonciso dal padre. Hagar e suo figlio Ishmael vengono allontanati dalla casa di Avraham, ma salvati miracolosamente da H. nel deserto.

Avimelech e Avraham stipulano un patto di reciproco rispetto a Beer Sheva.

Avraham viene messo alla prova per la decima e ultima volta, conduce Yitzhak su uno dei monti di Moryia per sacrificarlo. Un angelo impedisce ad Avraham di uccidere il figlio. Viene sacrificato un montone al suo posto.
Infine vengono elencate le discendenze dei fratelli di Avraham fino a Rivka, futura moglie di Yitzhak.

Shabbat Shalom

giovedì 25 ottobre 2012

Lekh lekha


Lekh lekha

H. ordina ad Avram di lasciare la terra natia per una meta che gli indicherá. Avram parte perciò verso Ke'enan con la moglie Sarai e il nipote Lot. Lì sopraggiunge una carestia ed essi si trasferiscono in Egitto.

In Egitto il faraone rapisce Sarai senza sapere che é sposata e questo causa una malattia in tutto il palazzo reale. Sarai viene restituita ad Avram. 

Lite tra i pastori di Avram e quelli di Lot e separazione fra i due.
H. promette ad Avram la terra di Israele e una discendenza numerosa come i granelli di sabbia.

Lot viene fatto prigioniero durante una guerra. Avram soccorre il nipote combattendo e vincendo la guerra in cui Lot era stato fatto prigioniero. Avram rifiuta per se qualunque compenso per la vittoria, richiedendone tuttavia per i suoi combattenti.

H. promette ad Avram un figlio e una discendenza numerosa come le stelle.

H. preannuncia ad Avram la temporanea schiavitù egizia, dalla quale i suoi discendenti usciranno con grandi ricchezze per poi ereditare la terra promessa.
Sarai essendo sterile chiede al marito di unirsi alla serva Hagar, la quale rimane incinta. Tensioni tra Sarai e Hagar. Hagar fugge, ma incontra un angelo che le promette una numerosa discendenza, le comanda di chiamare il figlio Yshmael e di tornare da Sarai.

H. benedice ancora Avram cambiandogli il nome in Avraham e Sarai chiamandolà Sarà. 
Viene comandato ad Avraham il precetto della milah.
 Avraham, all'età di 99 anni, primo ebreo a farlo, si circoncide per poi fare lo stesso con tutti gli uomini della sua casa.
H. promette ad Avraham la  nascita di Ytzhak da Sarà.

Shabbat shalom

venerdì 19 ottobre 2012

Noach

Noach

H. dopo aver esaminato la corruzione degli uomini sulla terra decide di distruggere tutta la popolazione con un diluvio salvando solo Noach e la sua famiglia.

 H. ordina quindi a Noach di costruire un arca di legno per salvarsi dal diluvio e di raggrupparvi gli animali: una coppia di ciascun animale e uccello impuri e sette coppie per ciascun animale puro.

Diluviò per quaranta giorni consecutivi e le acque stagnarono sulla terra per altri 150 giorni facendo morire tutte le creature che la abitavano. 

H. comanda a Noach di uscire dall'arca. Noach offre dei sacrifici che vengono graditi da H.

H. promette che non distruggerà più il mondo offrendo l'arcobaleno come segno del patto, benedice Noach e i suoi figli e comanda loro di ripopolare la terra.

Noach pianta una vigna; con quel vino si ubriaca, fino a togliersi le vesti. Suo figlio Kham lo vede nudo e corre a raccontarlo ai fratelli. I fratelli Shem e Yefet lo coprono facendo attenzione a non vederlo. Rinsavito, Noach maledice Kham e benedice Shem e Yefet. Vengono elencate tutte le discendenza di Noach.

Nella terra si parlava una solo lingua, gli uomini decisero di costruire una città e una torre alta fino al cielo per combattere H. 
H. li disperde e confonde le loro lingue, in modo che essi non si capiscano più e abbandonino la loro impresa.
Vengono elencate le generazioni da Shem fino ad Avraham.

Shabbat Shalom

giovedì 11 ottobre 2012

Bereshit

Bereshit

In principio H. creò la luce e la separò dalle tenebre. Nel secondo giorno creò il firmamento e divise le acque al di sotto dalle acque di sopra. Nel terzo giorno radunò le acque della terra affinché si veda la terraferma sulla quale dispose la vegetazione. Nel quarto giorno creò il sole, la luna e le stelle. Nel quinto giorno i pesci e gli uccelli. Nel sesto giorno gli animali, i rettili e Adam, il primo uomo a immagine e somiglianza di H. Il settimo giorno, shabbat, si astenne dal creare e lo santificò.

H. pianta il Gan Eden a oriente e vi pone Adam. H. permette all'uomo di consumare qualunque cibo nel Gan Eden tranne i frutti dell'albero della conoscenza del bene e del male. 

H. incarica Adam di dare un nome a tutti gli animali. Viene creata la donna Khavà da una costola di Adam. Il serpente spinge la donna a mangiare il frutto proibito, la donna mangia e invita Adam a fare lo stesso. Maledizione del serpente ed espulsione dell'uomo e della donna dal Gan Eden.

Adam e Khava generano Kayin e Hevel, i quali presentano entrambi dei sacrifici di ringraziamento ad H. Il sacrificio di Kayin non viene accettato ed egli litiga e uccide Hevel. H. maledice Kayin.


Nasce Shet, terzo figlio di Adam. Vengono elencate le dieci generazioni che vanno da Adam a Noach.

Gli uomini diventano malvagi e H. decide di accorciarne la vita a non più di 120 anni e di mandare un diluvio sulla terra distruggendo tutti gli esseri umani ad eccezione di Noach e la sua famiglia.

Shabbat Shalom 

sabato 6 ottobre 2012

Vezòt Haberacha

Vezòt Haberachà

Moshe raduna tutto il popolo prima di morire.

Benedice singolarmente le tribù di Yehuda, Levi, Beniamin, Ioseph, Zevulun, Yssachar, Gad, Dan, Naftali e infine Asher.

Poi benedice l'intero popolo di Israele garantendogli di essere quello prescelto da H. e ricordandogli che H. lo proteggerà sempre da ogni male e da ogni nemico.

Moshe sale sul monte Nevò. Da li H. gli mostra tutta la terra promessa ad Avraham Ytzhak e Yacoov e gli assicura che la darà alla sua discendenza.
H. seppellisce Moshe e nessuno fino ad oggi è venuto a conoscenza del luogo della sua sepoltura. Moshe morì a 120 anni senza essere mai invecchiato. Dopo aver pianto Moshe per 30 giorni i figli di Israele presero come guida Yehoshua bin Nun che era pieno dello spirito di sapienza trasmessogli da Moshe.

In Israele non è mai più nato qualcuno come Moshe che parlò con H. faccia a faccia, non vi fu più un uomo con una così grande forza nè qualcun altro in grado di operare così grandi azioni.

Hag Sameach con questa Parasha si conclude la Torah e si ricomincia subito la lettura della Parasha di Bereshit che parla della creazione del mondo.

venerdì 28 settembre 2012

Ha'azinu

Ha'azinu

Moshe insieme a Yehoshua insegna al popolo una cantica che sia da testimonianza per tutte le generazioni affinché rispettino e mettano in pratica tutte le parole della nostra Torah.

Nella cantica Moshe ricorda che H. ci circondò di cure e che vegliò su di noi come un aquila veglia sul proprio nido, ma Israele dopo poco si ribello e si rivolse a divinità straniere. Fecero adirare H. che non li distrusse solo per non aumentare l'arroganza delle nazioni nemiche. Ma nonostante tutto Yacov è la nazione prescelta da H. che promette che distruggerà tutti i suoi nemici.

Subito dopo H. chiamo Moshe e li mostrò tutta la terra di Caanan e li disse che sarebbe morto, così come morì suo fratello Aron, perchè si macchiarono di infedeltà e non santificarono il nome di H. davanti al popolo.
Pertanto Moshe potrà osservare la terra da lontano, ma non potrà entrarvi.

Shabbat Shalom

venerdì 21 settembre 2012

Vayelech

Vayelech

Moshe ha 120 anni quando riunisce tutto il popolo prima di attraversare il Giordano.

Lì, avverte il popolo di non temere le popolazioni che ora abitano Israele perché H. li distruggerà.

Yehoshua viene incaricato di prendere il posto di Moshe alla guida del popolo ebraico.

Ogni sette anni, per l'anno sabbatico, durante la festa di Succot il re dovrà leggere tutta questa Torah davanti a tutto il popolo, uomini, donne e bambini affinché tutti sentano, imparino e abbiano timore di H.

Yehoshua e Moshe vengono convocati da H. nella tenda del convegno per le ultime disposizioni prima della carica ufficiale di Yehosua e la morte di Moshe.

H. incoraggia Yehoshua, gli comanda di essere forte e coraggioso e di condurre il popolo nella terra d'Israele.

Moshe comanda ai leviti di sistemare una copia della Torah nell'arca affinche essa sia da testimone insieme al cielo e alla terra del patto eterno stipulato con H. e Israele

Shabbat Shalom

venerdì 14 settembre 2012

Nitzavim

Nitzavim

H. convoca tutto il popolo per rinnovare il Suo patto di fede.

Israele è il popolo di H. e H. è il D. d'Israele.

Se un appartenente al popolo deciderà di distogliere il suo cuore da H. e di servire altre divinità, H. si adirerà contro di lui, e cancellerà il suo ricordo da sotto il cielo così come accadde a Sodoma e Gomorra.

Ma quando ti sarai pentito e farai ritorno ad H. con tutto il tuo cuore e tutta la tua anima, H. ti verrà a riprendere anche dall'estremità del cielo, ti condurrà nella terra che aveva giurato ai tuoi padri e ti renderà numeroso.

H. attaccherà i tuoi nemici e gli avversari che ti hanno perseguitato; ti benedirà e gioirà di farti del bene.

La Torah non é nei celi  e neppure al di là del mare, ma invece è molto vicina a te affinché tu la possa mettere in pratica.

H. ti ha posto davanti due strade, quella  del bene e quella del male. Se accetterai di seguire il bene, amerai H., seguirai i suoi precetti e sarai benedetto nella terra promessa ai tuoi padri Avraham, Ytzhak e Yaacov.

Shabbat Shalom e Shana Tova

venerdì 7 settembre 2012

Ki tavo

Ki tavo

Le primizie del raccolto devono essere consacrate ad H. portandole al sacerdote che le prenderà e farà una dichiarazione di ringraziamento ad H. per tutto il bene concesso ad Am Israel.

Obbligo di consegnare la decima parte del prodotto al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova affinché possano mangiare ed essere sazi insieme a te.

Il popolo di Israele è stato distinto dagli altri popoli; in quanto popolo consacrato deve rispettare tutte le leggi della Torah con tutto il cuore e con tutta l'anima.

Ordine di erigere un altare una volta attraversati il Giordano per poter offrire ad H. i sacrifici olà e shelamim. 

H. promette a coloro che rispetteranno le regole della Torah infinite benedizioni.

Se il popolo rispetterà le mitzwot, i nemici fuggirano davanti a loro, non ci saranno donne sterili e nessun ebreo avrà bisogno di prestiti, ma potrà dare in prestito a molte nazioni e tutte le nazioni avranno timore di te, ma in caso contrario terribili maledizioni cadranno sul popolo.

Durante i quaranta anni nel deserto la mano di H. è sempre stata sul popolo, se esso continuerà a rispettare tutte le parole di questo patto avrà successo in tutto ciò che farà.

Shabbat Shalom

giovedì 30 agosto 2012

Ki tetzè

Ki Tetzè


La parashà di questa settimana contiene ben settantaquattro dei precetti della Torà. Essi includono le leggi della prigioniera bellissima, i diritti di eredità dei primogeniti e del figlio ribelle.

Le leggi riguardanti la sepoltura e la dignità dei defunti, la restituzione di un oggetto perduto e quelle concernenti il mandare via l’uccello madre prima di prendere i suoi piccoli.

L’obbligo di mettere un recinto di sicurezza attorno al tetto della propria casa e le varie forme di kilaim, ovvero gli incroci vegetali ed animali proibiti.
La parashà descrive anche le procedure giudiziarie e la penale per l’adulterio, per violenza carnale o la seduzione di una ragazza nubile, e per un marito che accusa sua moglie falsamente d’adulterio. 

Non possono sposare una persona ebrea i discendenti maschi del popolo Moabita e Amonita, i discendenti Edomiti ed Egizi di prima o seconda generazione.

Si parla anche delle leggi riguardanti la purezza del campo militare e della proibizione di consegnare uno schiavo fuggitivo alle autorità.

Il dovere di pagare un impiegato in tempo, e di permettere chiunque lavora per te, uomo o animale, di mangiare al lavoro. 

Come trattare un debitore, la proibizione di far pagare interesse su un prestito, le leggi del divorzio (dal quale derivano molte leggi sul matrimonio); la penale di trentanove frustrate per chi trasgredisce una mitzvà della Torà; le procedure del yibbum il matrimonio di levirato, quando lo moglie di un uomo che muore senza aver avuto figli rilascia il fratello se non desidera sposarla.
La parashà termina con l’obbligo di ricordare ciò che “Amalek ti ha fatto per la strada, mentre uscivi dall’Egitto”.

Tratto da chabadroma.org

Shabbat Shalom

mercoledì 22 agosto 2012

Shofetim

Shofetim

In Israele dovranno essere nominati giudici e funzionari con il compito di far applicare le leggi. Ogni verdetto potrà essere accettato solo dopo la deposizione di due o più testimoni. Non si potrà accusare nessuno in seguito alla deposizione di un solo testimone.

Se una volta entrati in erez Israel il popolo desidererà nominare su di se un re, come le altre nazioni che stanno intorno a loro, lo potrà fare. H. sceglierà per re una persona del popolo che non si insuperbisca e che sia timoroso di H.

Il levita non erediterà la terra perchè si dovrà occupare del servizio divino, quindi a lui spettano alcune parti di ogni sacrificio che verrà portato a Gerusalemme e le primizie del frumento e della tosatura.

Divieto di praticare usanze straniere come il far passare i propri figli in mezzo al fuoco, o il rivolgersi a stregoni, oracoli o negromanti, queste pratiche sono considerate un abominio per H.

H. provvederà a mandare in ogni generazione un profeta al livello di Moshe che riferirà la Sua parola.

 Se un testimone viene scoperto essere un "falso testimone", esso dovrà subire la stessa pena che voleva far subire a suo fratello.
Quando ci si preparerà ad una guerra si dovrà essere consapevoli che è H. che combatte per noi. Tuttavia colui che ha costruito una casa senza averla ancora inaugurata, o chi ha piantato una vigna senza goderne il frutto o che si è fidanzato con una donna senza ancora averla sposata, è esente dalla guerra.

Quando deciderai di attaccare una città, la inviterai prima alla pace. Se gli abitanti accetteranno il patto di pace tutto il popolo di quella città diventerà tuo tributario e ti dovrà servire, altrimenti li metterai sotto assedio e colpirai tutti i maschi, ma lascerai in vita le donne, i bambini e tutto il bestiame. Tuttavia delle popolazioni che ora abitano la terra d'Israele (khittei, emorei, cananei, perizei, khivvei e jevusei) non lascerai nessuno in vita, affinché non arrivino a insegnarti un giorno gli abomini che hanno compiuto contro H.



Shabbat Shalom

giovedì 16 agosto 2012

Re'è

RE'E'

H. comanda come comportarsi una volta entrati in terra d'Israele. Tutti i luoghi di culto idolatri delle nazioni che abitavano la terra dovranno essere distrutti insieme ai loro altari, le loro stele e le loro asherot (piante di culto).

I sacrifici, le decime,i voti e le primizie che dovrai offrire ad H. non si potranno portare ovunque, ma solo nel luogo che H. avrà scelto e riservato a questo scopo. Tuttavia sarà possibile macellare la carne che vorrai mangiare in qualunque luogo rispettando le regole di macellazione date sul Sinai e facendo attenzione a  spargerne a terra tutto il sangue.

Se un uomo proverà a convincerti a servire divinità straniere, dovrà essere messo a morte. Anche se ti mostrasse segni e prodigi tieni presente che tramite lui H. ti sta mettendo alla prova per riconoscere la tua fedeltà. Una città in Israele che si dovesse prostituire al culto idolatra dovrà essere distrutta e non potrà più essere ricostruita.

Il popolo ebraico è stato prescelto tra tutte le altre nazioni della terra come prediletto da H. quindi si deve astenere dal mangiare alcuna cosa abominevole. Sono permessi solo gli animali con lo zoccolo spaccato e ruminanti, i pesci con pinne e squame e i volatili non rapaci. Tutti gli insetti sono impuri. Non si può mangiare l'animale morto di morte naturale ed è vietato cucinare un capretto nel latte di sua madre.

Un decimo della produzione va prelevato e consacrato ad H. consumandolo insieme ai leviti.

E' obbligatorio prestare dei soldi ai bisognosi del popolo. Ogni ciclo di sette anni l'ultimo anno sarà l'anno di remissione, ossia ogni credito nei confronti dei tuoi fratelli sarà annullato e gli schiavi torneranno in libertà.
H. promette grandi ricchezze e benedizioni se il popolo rispetterà questi precetti.

Tutti i primogeniti maschi degli animali devono essere consacrati ad H.
Vengono infine ricordate alcune leggi riguardanti i tre pellegrinaggi Pesach, Shavuot e Sukkot e il divieto di presentarsi a Gerusalemme a mani vuote, ma con doni proporzionali alle benedizioni che H. ti avrà concesso.

Shabbat Shalom

giovedì 9 agosto 2012

Ekev

Ekev

Il popolo ebraico è ormai alle porte di Israele. 
Prima di entrare Moshe li ricorda che se osserveranno tutte le leggi non mancherà loro niente. Diventeranno numerosi, non ci saranno malattie e tutti i nemici scapperanno.

Bisogna essere consapevoli in ogni momento che H. ci ha fatto uscire dall'Egitto, ci ha mantenuti per 40 anni nel deserto e che da lui dipende tutto il nostro sostentamento.

Moshe temendo che il popolo possa peccare di superbia vedendo la sconfitta dei suoi piu temibili nemici li avverte che H. Li sta donando questa buona terra non  per la loro rettitudine ma solo a causa della malvagità di queste popolazioni e per il patto eterno fatto ai nostri padri Avraham, Ytzhak e Yaacov.

Moshe ricorda quindi tutti gli eventi che hanno portato H. ad adirarsi contro il popolo dalle prime tavole della legge all'arrivo in terra Santa.

H. chiede al popolo soltanto di temerLO e di procedere per le Sue vie in cambio di una terra buona e stillante latte e miele.

Una terra fertile e controllata e benedetta da H. dall'inizio alla fine dell'anno.

Infine H. promette nuovamente che nessun popolo potrà resistere contro Israele se gli ebrei si impegneranno nel rispetto delle mitzwot.

Shabbat Shalom da tutto lo staff el CGT

giovedì 2 agosto 2012

Vaetkhannan

Vaetkhannan


Moshe supplica H. per entrare in erez Israel, ma H.,   lo interrompe e rinnova il suo rifiuto confermando che sarà Yehoshua a condurre il popolo oltre il Giordano. 
Moshe esorta la nuova generazione a seguire i comandamenti di H. senza togliere ne aggiungere nulla alla sua parola.

Vengono ricordati alcuni dei grandi miracoli di H., tra cui l''uscita dall'Egitto e il matan Torah, viene nuovamente proibita l'idolatria come atto abominevole nei confronti di H.

Moshe ripete al popolo i dieci comandamenti

In Israele il popolo troverà grandi ricchezze e Moshe si raccomanda di non dimenticare le leggi di H. a causa di questa grande prosperità.

Viene comandato di non unirsi con i popoli che precedentemente abitavano Israele e di allontanarsi da loro perchè porterebbero prima all'assimilazione e poi all'idolatria.

Shabbat shalom

martedì 24 luglio 2012

Devarim

Devarim

Si avvicinano gli ultimi giorni di vita per Moshe, e H. mostra a lui e a tutto il popolo tutta la terra d'Israele.

Vengono istituiti dei capi per comandare le migliaia, le centinaia, le cinquantine e infine le decine di Israele.

Moshe ricorda al popolo, rimproverandolo, l'episodio degli esploratori, il loro sfavorevole rapporto, il terrore che assalì i figli d'Israele in quella sera e la loro relativa punizione.

Moshe continua ricordando di quando H. comando a Israele di passare per le terre di Esaù, di Moav e di Ammon, senza però attaccarli ne provocarli perchè quelle terre non li spettavano.

Attaccarono e sconfissero invece Sikhon re di kheshbon e Og re di Bashan, i territori conquistati vennero suddivisi tra le tribù di Ruben, Gad e Menashe in quanto possedevano numeroso bestiame.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT.

giovedì 19 luglio 2012

Mattot - Maase

Mattot

Moshe insegna ai capi delle tribù le regole riguardanti i voti e i giuramenti.
H. comanda di scegliere mille uomini per ciascuna tribù da mandare in guerra contro i midianiti. Essi combatterono contro Midian uccidendo tutti gli uomini ma lasciando in vita le donne.

Moshe si adira contro gli ufficiali dell'esercito comandando di uccidere anche le donne non vergini. Viene diviso il bottino di guerra tra i soldati e tutta la comunità, e da esso viene prelevata la decima.

Le tribù di Ruben e Gad richiedono a Moshe l'utilizzo delle terre di Yazer e Ghilad in quanto adatte per il loro bestiame, garantendogli comunque il supporto per le battaglie future.

Mas'è


Vengono elencate dettagliatamente le tappe percorse dal popolo ebraico dal momento dell'uscita dall'Egitto fino all'arrivo in terra di Israele.

H. comanda al popolo di cacciare tutti gli abitanti della terra di Israele e di radere al suolo tutti gli altari e gli oggetti idolatri.
H. delimita i confini dello stato di Israele . 

H. comanda ai figli di Israele di riservare ai leviti 48 città dove abitare, di cui sei sarebbero state designate come città rifugio. Tali città sarebbero servite come luogo di esilio per coloro che si sarebbero macchiate di un omicidio involontario.

Viene comandato  che ogni figlia tra le tribù dei figli di Israele, che eredita una proprietà, deve darsi in moglie ad un membro della stessa tribù in modo che i figli di Israele ereditino ciascuno la proprietà dei loro padri e nessuna eredita venga trasferita da una tribù all'altra.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT

venerdì 13 luglio 2012

Pinekhas

Pinekhas

Pinekhas, viene ricompensato per aver ucciso l'uomo che si era unito con la midianita davanti a tutto il popolo. H. comanda a Moshe di dichiarare guerra e distruggere i midianiti.

Vengono contati, sotto ordine di H., tutti gli uomini dai vent'anni in su del popolo suddivisi per tribù. Il totale è di 601430 censiti.

In base al numero di persone che appartenevano alla tribù e ad un sorteggio viene divisa la terra d'Israele. Alle tribù più numerose spettava una porzione di terra più grande rispetto a quella che spettava alle tribù meno numerose.

Vengono contati i leviti che non dovendo ereditare la terra come il resto del popolo non erano stati inclusi nel primo conteggio.
Le figlie di Tzelofkhad reclamano a Moshe il loro diritto di ereditare la terra come il resto del popolo nonostante loro padre non avesse avuto figli maschi.

In risposta a questa richiesta H. insegna a Moshe tutte le norme di successione. Se un uomo muore senza figli maschi l'eredità spetta alle figlie femmine, se non ha figlie femmine ai fratelli, se non ha fratelli al padre, e così via.
H. mostra a Moshe la terra d'Israele ripetendoli che dopo aver portato il popolo sulla porta lui non vi potrà entrare a causa della sua "disubbidienza".
Moshe chiede ad H. che dopo di lui ci sia un valido successore e H. li comanda di istruire Yehoshua bin Nun a questo ruolo.

La Parasha si conclude con un elenco dettagliato dei sacrifici che andavano portati ogni giorno, di Shabbat, durante Rosh Hodesh, per Pesach, per Shavuot, per Rosh-Hashana, per Kippur, per ogni giorno di Succot e per shemini ahzeret.


Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT

mercoledì 4 luglio 2012

Balak

Balak

Balak re di Moav dopo aver visto la facilità con cui Israele aveva sconfitto gli emorei ha molto timore per il suo popolo e decide di chiamare Bilam, profeta delle nazioni, per maledire Israele affinchè possa provare a fargli una guerra e sconfiggerli.
H. vieta a Bilam di maledire il popolo in quanto esso è benedetto.

Balak insiste e aumenta il compenso per Bilam il quale alla fine accetta specificando però che non potrà dire nient'altro se non quello che H. gli metterà in bocca.

Lungo la strada un angelo di H. si mette sul percorso per punire Bilam, ma la sua asina lo protegge.

Arrivato nella città di Moav Bilam viene accolto con molto onore anche dallo stesso re Balak.

Bilam e Balak si avviano sui monti che circondano l'accampamento del popolo di Israele, offrono dei sacrifici ad H., ma per tre volte Bilam prova a pronunciare parole di maledizione verso Israele, ma H. li mette in bocca benedizioni.

Capendo che non era possibile maledire il popolo Bilam consiglia a Balak di mandare delle donne moabite nell'accampamento affinchè i figli d'Israele caschino in errore e arrivino a peccare con loro facendo infuriare H. Balak segue alla lettera il consiglio e Israele peccò con le donne di Moav scatenando l'ira di H. che mando  una piaga contro di loro.

Un uomo condusse una midianita davanti a tutto il popolo e si unì con lei, ma Pinchas nipote di Aron vide la scena e senza esitare prese una lancia, li traforò entrambi mettendo così fine alla piaga che si stava diffondendo in tutto il popolo.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT

giovedì 28 giugno 2012

Khukkat

Khukkat

H. insegna le regole del rituale della Parà Aduma, la mucca rossa, che serviva a purificarsi dall'impurità di un contatto con un morto

Miriam muore e si ferma la miracolosa roccia che elargiva con abbondanza acqua ai figli d'Israele. Il popolo assetato si lamenta con Moshe e Aron che ricevono ordine da H. di far sgorgare l'acqua da un'altra roccia. Moshe e Aron non santificano il nome di H. colpendo la roccia e per punizione gli viene vietato entrare in Erez Israel.

Aron muore sul monte Hor e viene pianto per trenta giorni da tutta la comunità.

Nuova lamentela del popolo per l'insofferenza al viaggio e H. manda dei serpenti velenosi contro di loro. Moshe prega e riesce a interrompere la piaga.

Israele chiede al re degli emorei, Sikhon, il permesso per attraversare il loro territorio promettendo di non allontanarsi dalla via principale e di non toccare ne le vigne ne i pozzi. Sikhon rifiuta e attacca Israele.

Gli emorei vengono sconfitti e non rimane nessun superstite, subito dopo anche il re di Bashan prova ad attaccare Israele, ma il popolo rassicurato da H. lo sconfigge completamente e con facilità.

Shabbat shalom da tutto lo staff del CGT

venerdì 22 giugno 2012

Korakh

Kòrakh

Kòrakh della tribù di Levi, insieme a Datan e Aviram, coalizza duecentocinquanta persone importanti della comunità in una ribellione contro Moshe e Aron. I ribelli accusano Moshe di essersi tenuto troppo onore per se e di aver ceduto il sacerdozio a suo fratello Aron non agendo secondo la volontà di H. Moshe prova a fargli desistere da questa loro protesta.

Moshe, consapevole dell'insensatezza delle loro richieste propone ai ribelli di provare ad offrire l'incenso sacro il giorno seguente; cosicché sia H. Stesso a giudicare le loro azioni. Moshe li avvisa che l'offerta dell'incenso è un compito riservato ai soli Cohanim, pena la morte. Nonostante gli avvertimenti i ribelli decidono di continuare nella loro protesta.

L' indomani H. Punisce Korakh, Datan e Aviram e tutto ciò che apparteneva loro facendoli scendere vivi nello Sheol. I duecentocinquanta uomini, invece, vennero puniti da un fuoco sprigionato da H. che li divoró.

Tutta la comunità si ribella contro Moshe e Aron accusandoli di essere la causa della morte d'Israele.
H. manda una pestilenza nel popolo e14700 persone perdono la vita.
Moshe e Aron nonostante scoraggiati da questa nuova richiesta richiedono misericordia ad H. che perdona e fa fiorire il bastone di Aron come segno eterno del suo sacerdozio.

H. incarica i levim della protezione del Mishkan, e offre loro come dono eterno, invece di una parte di terra come tutto il resto del popolo, le decime dei figli d'Israele e le primizie e i primogeniti di ogni specie.

Infine viene comandato anche ai Levim di consacrare un decimo dei propri averi ad H.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT

giovedì 14 giugno 2012

Shelakh lecha

Shelakh lecha

Il popolo chiede il permesso di mandare degli uomini nella terra di Caanan per esplorarla.  H. risponde che se lo avessero ritenuto opportuno gli era permesso mandare un esponente per ciascuna tribù ad esplorare il paese prima di riceverlo in dono. I prescelti  furono i Capi tribú che vennero istruiti da Moshe sulla strada da percorrere e le informazioni da raccogliere.

Gli esploratori partono, ma al loro ritorno non sono più gli stessi e presentano al popolo un resoconto negativo sulla terra. Confermano che é una terra estremamente fertile nella quale scorre latte e miele, ma le città sono ben fortificate e abitate da giganti. Gli esploratori concludono che sarebbe stato impossibile conquistare la terra. Solo Calev ben Iefunè della tribú di Giuda e Yeoshua bin Nun  della tribú di Efraim si oppongono a questo resoconto. Quella notte è il 9 di Av e il popolo si dispera e rimpiange di non essere morto in Egitto o magari nel deserto piuttosto che in guerra contro i loro nemici.

Per queste lamentele H. parla a Moshè proponendogli di annientare il popolo e di farne nascere da lui uno piu grande e potente. Moshe rifiuta categoricamente chiedendo invece misericordia. H. accetta la preghiera di Moshe ma condanna comunque il popolo a vagare per 40 anni nel deserto cosicché solo i figli sarebbero potuti entrare nella terra tanto agognata.

Il popolo si addolora molto di questa notizia e al mattino parte di loro decide di provare comunque a salire in eretz Israel dichiarando guerra agli abitanti, nonostante Moshe li avverta che H. non sarebbe stato con loro in questa impresa.  Gli amaleciti e i cananei li attaccano e ne fanno strage.
H. Comunica a Moshe i sacrifici da portare per coloro che si macchiano involontariamente del peccato d'idolatria e la pena per coloro che commettano idolatria volontariamente.

I figli di Israele trovano un uomo che profana lo shabbat raccogliendo della legna, lo conducono di fronte a Moshe e Aron chiedendogli quale pena dovesse subire. H. comanda che quell'uomo dovrà essere lapidato da tutta la comunità fuori dall'accampamento.

H. parla con Moshe dicendogli di farsi degli zizit agli angoli dei loro abiti affinché si possano ricordare delle mitzwot e non si allontanino da esse.

Orari di Shabbat a Roma:              
entra:20.29
esce:21.32


Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT