giovedì 31 maggio 2012

Nasò

Nasò



I figli di Ghershon e i figli di Merari (entrambi figli di Levi) vengono contati e incaricati di trasportare alcune parti del mishkan.

H. comanda al popolo di mantenere la purità all'interno dell'accampamento.
Ogni figlio d'Israele è obbligato a consacrare una decima del proprio prodotto a D. consegnandola al Cohen, ci viene promesso che chi non le consegnerà tenendole per se, avrà per se solo quelle, mentre chi terrà fede a questo patto verrà benedetto con grande ricchezza.

Se una donna dava modo al marito di sospettare di infedeltà, l'uomo poteva portare la donna davanti al Cohen, il quale, scriveva su una pergamena una maledizione nel caso in cui la donna fosse davvero un'adultera e una promessa di fertilità nel caso in cui la donna non lo fosse. La pergamena veniva sciolta in un'acqua da cui la donna beveva, se le si gonfiava il ventre e le venivano i fianchi cadenti, la donna era da considerarsi adultera, oggetto di maledizione di fronte al popolo, in caso contrario era sciolta da ogni accusa e veniva benedetta.
Vengono riportate le regole per chiunque volesse fare un voto di nazireato, astenendosi dal vino e non passando alcun tipo di rasoio sulla propria testa per un determinato periodo di tempo.
D. insegna ai Cohanim le parole della Birchat Cohanim, la benedizione sacerdotale.

Viene finito di costruire il Mishkan, nei 12 giorni successivi l'inaugurazione i capi tribù presentano la loro offerta, da consacrare davanti a D. un capofamiglia per volta, uno ogni giorno.
Nonostante le offerte siano tutte uguali la Torah riporta dettagliatamente tutti gli oggetti e gli animali offerti da ogni famiglia.

Dopo l'inaugurazione, Moshe iniziò a parlare con H. attraverso il Mishkan.



Shabbat Shalom


mercoledì 30 maggio 2012

Bamidbar

Bemidbàr


Il Sign-re dice di fare un censimento delle dodici tribù d'Israele mentre sono nel deserto.
Moshe conta 603,550 uomini in età di leva tra i 20 e i 60 anni; la tribù di Levì invece viene contata separatamente e include 22,300 maschi da un mese in poi.

I Leviti dovranno fare servizio nel Tabernacolo al posto dei primogeniti che sono esclusi dal servizio a causa del peccato del Vitello d'Oro. I 273 primogeniti che non hanno un Levita per rimpiazzarli sono tenuti a pagare un riscatto di cinque shekel per riscattare se stessi.

Quando il popolo leva le tende i tre clan dei Leviti smontano e trasportano il Santuraio per poi rimontarlo nel centro del prossimo accampamento. In seguito essi erigono le loro tende intorno ad esso, quelli del gruppo di Kehàt, che trasportano sulle loro spalle l'arca, la menorà ecc coperti con i loro rivestimenti speciali si accampavano a sud; quelli del gruppo di Ghershòn che si occupavano delle tappezzerie e delle coperture del tetto, ad ovest e le famiglie di Merarì, che trasportavano i pannelli delle mure ed i pilastri a nord. Moshè, Aharòn e i suoi figli si accampavano davanti all'entrata del Tabernacolo, ad est.

Oltre al cerchio dei Leviti, le dodici tribù si accampavano in gruppi di quattro che includevano tre tribù.
Ad est c'era Yehudà (74,600), Issachàr (54,400) e Zevulùn (57,400); a sud Reuven (46,500), Shim'on (59,300) e Gad (45,650); a ovest Efraim (40,500), Menashé (32,300) e Binyamìn (35,400) e a nord, Dan (62,770), Asher (41,500) e Naftalì (53,400). Questa formazione veniva mantenuta anche durante I viaggi.
Ogni tribù aveva il proprio nassì (principe o leader) e la propria bandiera con il colore e l'insegna della tribù.
    

Tratto dal sito chabad.org, traduzione di Chani Benjaminson per chabadroma.org e pensieriditora.it.

giovedì 17 maggio 2012

Behar - Bekhukkotài

BEHAR

D. comanda a Moshe le regole dell'anno sabbatico.

Dopo che gli ebrei saranno entrati nel paese che H. li darà, potranno lavorare il campo per sei anni, ma il settimo anno sarà un anno di completo riposo per essa, uno Shabbat in onore di D.
Il prodotto del campo durante il settimo anno servirà solo come nutrimento per la famiglia, gli schiavi, i lavoratori salariati e gli animali della famiglia.

Si conteranno sette anni sabbatici, al termine dei quali, nel giorno di Kippur, si suonerà lo shofar e si annuncierà il cinquantesimo anno come un Giubileo. Durante il Giubileo ciascun ebreo ritornerà padrone del proprio possesso ereditario così come H. dividerà la terra tra le dodici tribù. Quindi la Torah ci ammonisce dal trarre un guadagno illecito dalla vendita di un terreno. Quando si stabilirà il prezzo di un terreno, bisognerà tenere in considerazione gli anni che mancano al giubileo, se mancano ancora tanti anni al giubileo ovviamente il prezzo sarà piu alto rispetto a se mancassero meno anni, perchè all'arrivo del cinquantesimo anno la vendita non avrà piu valore.

H. rassicura il popolo promettendo che la sua benedizione raggiungerà il raccolto affinchè esso basti per 3 anni, specificando che la terra appartiene a Lui e che per questo motivo non si può vendere per sempre.

Se una persona in difficoltà economiche fosse costretto a vendere parte del suo possesso ereditario in ogni momento sarà autorizzato a riscattarlo ad un prezzo proporzionale al numero di raccolti fatti e se non lui, potrà farlo anche un pàrente. Lo stesso vale anche per una casa fuori le mura. Ma se non dovesse avere i mezzi necessari per riscattare il terreno comunque nell'anno del giubileo tornerà in suo possesso.

Le case dei leviti possono essere sempre riscattate.

Divieto di prestare ad un fratello denaro con interesse.

Nell'anno del giubileo anche gli schiavi dovranno essere rilasciati insieme alle loro famiglie e tornare al loro possesso.


Bekhukkotai

H. promette al popolo che se eseguirà e osserverà mettendo in pratica i decreti e i precetti della Torah, non ci saranno carestie nel paese e il prodotto abbonderà ogni anno, regnerà la pace nel paese e non ci sarà da temere ne dalle bestie feroci ne dei nemici, cinque persone, che osservano i precetti saranno sufficienti a farne scappare cento e cento potranno inseguirne diecimila. Il Suo mishkàn sarà tra il popolo e H. procederà in mezzo a esso.

Ma se invece, il popolo deciderà di non seguire le mitzwot il prodotto sarà sempre più scarso, verrà cacciato dalla sua terra, scapperà inseguito dalle bestie feroci e avrà paura anche quando non ci sarà da aver paura...
La terra diventerà una landa desolata che anche gli altri popoli rifiuteranno di abitarci, così si recupereranno gli anni sabbatici che non sono stati rispettati. Il popolo lentamente confesserà i propri errori e tornerà sulla strada di H. che ricorderà il suo patto col popolo e lo salverà.

Vengono riportati tutti i parametri per valutare le donazioni, da una persona, dal bestiame o anche dalle proprietà terrene.

La decima parte del prodotto della terra così come degli ovini o dei bovini che una persona possiede appartiene a D.

Shabbat Shalom

giovedì 10 maggio 2012

Emor

Emor

D. comunica a Moshe delle regole specifiche per i Cohanim, le famiglie sacerdotali.
Ad un Cohen è vietato contaminarsi per un morto, a meno che non sia un parente stretto, sposarsi con una zonà o una chalalà, o sposarsi con una donna divorziata.
Al Cohen Gadol invece, era vietato persino portare i segni del lutto per un parente stretto quale il padre o la madre e vi erano delle regole più rigorose riguarda alla donna che poteva sposare.
Nessun Cohen con difetti era autorizzato ad offrire sacrifici al Signore, ma poteva, tuttavia, mangiare dalle cose sacre in quanto appartenente alla famiglia sacerdotale.
I Cohanim dovevano trovarsi in stato di puritá per poter mangiare dalle cose sacre.
Nessun estraneo alla famiglia sacerdotale poteva mangiare dalle cose consacrate a D. dai figli d'Israele.

D. esorta il popolo a non offrire sacrifici con difetti perchè non sarebbero graditi.

Vengono ricordate alcune regole e i tempi stabiliti per le celebrità annuali, ogni sei giorni lo Shabbat come cessazione da ogni attività, il 15 di Nissan Pesach con la mitzva di mangiare le matzot, nei giorni che separano Pesach da Shavuot la mitzva del conteggio dei 49 giorni dell'omer e del portare al sacerdote le primizie del proprio raccolto.Al 50esimo giorno la festa di Shavuot.
 La mitzva del sentire il suono dello shofar il primo di Tishre Rosh-Ashana, il digiuno come simbolo di afflizione per espiare i propri peccati il 10 di Tishrei, Kippur e infine la mitzva del lulav e di risiedere nelle Succot per sette giorni dal 15 di Tishrei.

La Menora doveva restare accesa costantemente, così come di shabbat in shabbat dovevano essere disposti dodici pani di presentazione.

Un figlio di un egiziano con una donna israelita litiga con un "uomo d'Israele", il figlio dell'egiziano pronuncia chiaramente il nome di H. e lo bestemmia. Il popolo lo isola in attesa che Moshe chieda ad H. come comportarsi con quest'uomo.

H. parla con Moshe che li comanda di condurre il bestemmiatore fuori dall'accampamento, tutte le persone che lo avranno sentito dovranno mettergli le mani sulla testa e tutta la comunità lo lapiderà.
Il popolo fece ciò che D. aveva comandato a Moshe.

Shabbat Shalom

giovedì 3 maggio 2012

Akharé Mot - Kedoshim

Akharè Mot:

Dopo la morte dei due figli di Aharon Nadav e Avihu, D. ammonisce di non entrare nel santo dei santi, nel luogo in cui è conservata l'arca. È permesso accedervi solo al Cohen Gadol e solo una volta all'anno, nel giorno d'espiazione, il giorno di Kippur.

Vengono riportare le regole che il Cohen Gadol doveva seguire per chiedere a D. perdono per i peccati del popolo. Nel Yom Kippur si estraeva a sorte tra due capri, uno doveva essere sacrificato, sull'altro invece il Cohen confessava tutte le trasgressioni e poi, il capro, veniva portato in mezzo al deserto e lasciato li, come simbolo dell'allontanamento del popolo dai peccati.

La Parasha prosegue esortandoci a non offrire alcun sacrificio al di fuori del santuario e di stare attenti a non mangiare il sangue di un animale.

Infine H. ci mette in guardia dal seguire le usanze degli egiziani o degli altri popoli che hanno abitato la terra d'Israele in quanto quest'ultima è stata contaminata dai loro atteggiamenti sbagliati.

Vieta infine alcune relazioni proibite, tra cui: l'incesto sia con i genitori che con una matrigna, una sorella, una nipote, una sorellastra, una zia paterna o materna ecc. o anche l'avere relazioni con una donna e con sua figlia, o con due sorelle mentre una delle due è ancora in vita

Kedoshim

H. comanda a Moshe "Siate santi perchè Io sono santo" ed inizia ad elencare una serie di mitwot attraverso le quali l'ebreo può santificare se stesso avvicinandosi alla santità di D.

Tra le quali: Il timore verso la propria madre e il proprio padre, il rispetto dello Shabbat, il non rivolgersi agli idoli, il lasciare un angolo del proprio campo per i poveri.

Il divieto di negare un debito, il divieto di trattenere anche per una sola notte lo stipendio di un lavoratore, il divieto di odiare il proprio fratello, l'obbligo di amare il prossimo come se stessi.

Il divieto di rivolgersi a oracoli o a negromanti, il divieto di distruggere gli angoli della barba e dei capelli, il divieto di fare tatuaggi. L'obbligo di dare ai proseliti gli stessi diritti di coloro che nascono nel popolo. Il divieto di imbrogliare con pesi e misure contraffatte.

Dopo aver elencato gli atteggiamenti da cui allontanarsi vengono anche riportate anche delle punizioni per alcuni tipi di peccati.

Ci viene nuovamente promessa la terra d'Israele, una terra stillante latte e miele, raccomandandoci di fare attenzione a non seguire le usanze che avevano i popoli che l'hanno abitata prima che sono arrivati perfino a disgustare H.
Pertanto è un nostro dover saper distinguere tra ciò che è puro e ciò che è impuro, perchè il nostro popolo è consacrato a D.

Shabbat Shalom