lunedì 25 marzo 2013

LE TEFILLOT DI PESACH

PRIMO GIORNO 

Dopo la tefilla shachrith di yom tov con relativo hallel si estraggono due sefer Torah. 
Nel primo si legge una parte della 

Parasha BO (Shemot 12 21-51) 

Moshe comanda al popolo di tingere con il sangue di un agnello gli stipiti delle loro case affinché H. passi oltre le case degli ebrei durante la piaga dei primogeniti. 
H. scende in Egitto per colpire ogni primogenito egiziano. 
I figli di Israele dopo 430 anni lasciano l'Egitto in fretta e furia, ma colmi di ricchezze rilasciate loro dagli stessi egiziani. 
Infine H. comanda a Moshe le regole le regole del korban Pesach. 

E nel secondo sefer un brano dalla 

Parasha PINCHAS (Bamidbar 28 16-25) 

Vengono ripresentate con piu dettagli le regole di Pesach. Il primo e il settimo giorno di sacra convocazione in cui è vietato compiere alcun tipo di lavoro e tutte le offerte che verrano portate dal 15 al 22 di Nissan 

Segue poi un Haftara tratta dal libro di Giosuè (5 2-15, 1 6-27) 

H. nomina Giosuè come successore di Moshe e gli comanda di circoncidere tutto il popolo in quanto tutto il popolo che era uscito dall'Egitto era circonciso, ma il popolo nato nel deserto non era stato circonciso. 
Il popolo si accampa a Ghilgal e festeggia Pesach così come l'eterno li aveva comandato. 
Giosuè incontra un angelo che gli si presenta come il capo dell'esercito di H. giunto in aiuto del popolo per riuscire a entrare a Gerico. 

Infine la tefilla di musaf in cui si sostituisce il mashiv aruach umorid agheshem con il Morid Attal. 

SECONDO GIORNO 

A partire dalla sera del secondo giorno si inizia a contare l'omer. 
In diaspora anche il secondo giorno è considerato Yom Tov quindi si recita nuovamente Shachrit di Yom Tov con hallel, si estraggono di nuovo due sefer Torah e nel primo si legge un brano della 

Parasha EMOR (vaikra 22 26-33, 23 1-44) 

Vengono elencate le caratteristiche degli animali adatti ad essere offerti come sacrifici per H. 
H. comunica a Moshe i giorni da rispettare come ricorrenze annuali in onore dell'Eterno ciascuno con le sue regole. 
Per sei giorni potrai svolgere il tuo lavoro, ma il settimo è uno Shabbat in onore di H. in cui non compirai alcun lavoro. 
Il 15 di Nissan, Pesach mangerai matzot e non farai alcun lavoro servile ne il primo ne Il settimo giorno. L'Omer da prelevare dalle primizie del raccolto e da portare al sacerdote il giorno successivo al riposo di Pesach. 
Il conteggio dei 50 giorni a partire dal secondo giorno di Pesach fino a Shavuot giorno di Sacra convocazione. 
L'1 di Tishrì Rosh Ashana con la mitzva dello shofar e il 10 Yom Kippur giorno di espiazione. 
Ed infine il 15 di Tishrì con le regole della festa di Succot e del relativo lulav in ricordo dei figli di Israele che dimorarono nelle capanne quando H. li fece uscire Dall'Egitto. 

E nel secondo lo stesso brano tratto dalla parasha di PINCHAS del giorno precedente. 

Segue un Haftara tratta dal libro dei 

2 RE ( 23 1-25) 

Il Re Gioisia dopo aver stipulato un patto di fede in H. libera Israele da tutti gli idoli che l'avevano contaminata. 
Rade al suolo tutte le case di idoli che si erano cosparse per Israele e profana tutti gli altari su cui erano stati portate offerte idolatre. 
Dopo aver fatto pulizia il popolo riassapora il sapore di un Pesach eccezionale. 
Viene lodato il Re Gioisia per aver servito H. con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutte le sue forze secondo tutta la Torah di Moshe. 

Infine si conclude con la tefillah di musaf 

Hag Sameach a tutti e che Ciascuno di noi si impegni affinché H. voglia liberarci subito da questo esilio permettendoci di festeggiare già questo Pesach in Israele con il Beth-Hamikdash.

giovedì 21 marzo 2013

Tzav

Tzav

 H. comanda a Moshè di impartire ad Aharòn ed ai suoi figli le regole inerenti ai loro diritti e doveri quali kohanim (sacerdoti).

Viene quindi elencata la precedura dei korbanòt, i sacrifici di animali e le offerte farinacee portate al Santuario.

Il fuoco sull'Altare deve bruciare costantemente. 

Sull'Altare si immola l'intera olà, le parti di grasso delle varie offerte (per la pace, per l'espiazione dei peccati e per la colpevolezza) insieme alla porzione prevista prelevata dall'offerta di farina.

I kohanim mangiano la carne dei sacrifici del peccato e della colpevolezza e le rimanenze della farina. L'offerta per la pace viene mangiata da colui che l'ha portata nel Santuario, ad eccezione di alcune parti, indicate con precisione dal kohèn.

La carne delle offerte è considerata sacra e può dunque essere mangiata soltanto da persone ritualmente pure e solo nel luogo sacro e in un determinato lasso di tempo.

Aharòn e i suoi figli rimangono nel comprensorio del Santuario per sette giorni, durante i quali vengono iniziati al sacerdozio da Moshe

Tratto dal sito chabad.org traduzione di Chani Banjaminson

Shabbat shalom

La Parasha in un soffio: Parasha Tzav

La Parasha in un soffio: Parasha Tzav: Tzav  H. comanda a Moshè di impartire ad Aharòn ed ai suoi figli le regole inerenti ai loro diritti e doveri quali kohanim (sacerdoti). ...

venerdì 15 marzo 2013

Vaiykra


Vaikra

Dopo l'inaugurazione del Mishkan, H. comanda a Moshe le regole dei sacrifici.

Chi desiderasse ringraziare H. avrebbe dovuto presentare un sacrificio Olà preso o dal gregge, o dai bovini, o dai volatili.

I sacrifici spesso erano accompagnati da una minchà , che consisteva in un'offerta di fior di farina mista ad olio, cotta in diversi modi e cosparsa di sale.

Era possibile anche offrire un sacrificio Shelamim ( di pace ) prelevato o dal gregge, o dai bovini, o dai capretti.

Qualora il Cohen Gadol, o l'intera comunità, o un dirigente del popolo trasgrediscano involontariamente ad un precetto di H. dovranno presentare un sacrificio di Khattat (espiazione); in questo modo il loro peccato veniva perdonato.

Anche le persone comuni avrebbero potuto espiare le proprie colpe involontarie presentando un diverso tipo di sacrificio Khattat.

Per espiare altri tipi di colpe, quali ad esempio l'utilizzo improprio di cose consacrate o nel caso di una trasgressione non certa, si era tenuti a presentare ciascuno secondo la propria possibilità economica un sacrificio Asham.

Shabbat Shalom

giovedì 7 marzo 2013

Vayakel-Pekude

Vayakhel

Moshe riunisce il popolo, comandadogli le regole dello Shabbath; richiede inoltre delle offerte per la costruzione del Mishkan.

H. dota Betzalel ben Uri e Khur di spirito divino affinché siano in grado di costruire il Mishkan.
Il popolo porta doni per la costruzione del Mishkan in quantità così grande, che Moshe deve chiedergli di fermarsi.

Vengono elencate tutte le opere eseguite dagli architetti per realizzare il Mishkan.

Pekude

Si riporta il conteggio e il resoconto di tutte le offerte d'oro, d'argento e di rame portate dai figli d'Israele per la costruzione del Mishkan, e il loro relativo utilizzo.

Viene descritto dettagliatamente anche il confezionamento del pettorale del Cohen gadol e degli altri indumenti dei cohanim.

Gli architetti completano la costruzione esattamente come H. aveva comandato a Moshe.
H. illustra a Moshe la collocazione di tutti gli arredi del Mishkan e la procedura di inaugurazione; quello esegue tutto così come indicatogli.

Terminata l'opera, la gloria di H. pervade il Mishkan e accompagna la casa di Israele durante tutto il suo viaggio.

Shabbat Shalom