mercoledì 28 gennaio 2015

Beshallach

Beshallach




Il popolo ebraico esce dall'Egitto protetto da una nube di giorno e da una colonna di fuoco di notte. Il faraone intanto si pente di averlo liberato e si lancia all'inseguimento.



Gli ebrei si trovano sulle sponde del Mar Rosso quando i soldati egiziani stanno per raggiungerli. Colti dal panico invocano H. che li rassicura, invitandoli a proseguire il cammino.



Durante la notte il mare si apre permettendo al popolo di attraversarlo. Anche gli egizi provano a passarvi, ma vengono sommersi dalle acque tornate al loro stato naturale.

Grati per la totale disfatta degli egiziani, gli ebrei intonano all'unisono una cantica di lode ad H.

Lungo il loro cammino verso Israele, trovano fonti di acqua soltanto amara e se ne lamentano con Moshe.
Perciò H. spiega a Moshe come addolcire l'acqua e comanda alcune mitzwot.


Il popolo si accampa nell'oasi di Elim; qui recrimina la mancanza di cibo. Moshe lo rassicura promettendo che H. darà loro da mangiare cibo a sazietà.


Al crepuscolo H. li rifornisce perciò con delle quaglie e al mattino dal cielo fa scendere la manna che ognuno poteva raccogliere nelle quantità necessarie per la giornata. Qualora ne fosse avanzata, il rimanente sarebbe imputridito; per lo Shabbat ciascuno doveva raccogliere una doppia razione. 
Vengono impartite alcune regole dello Shabbat.

Gli ebrei si ritrovano nuovamente senza acqua e protestano con Moshe.  H. comanda a Moshe di colpire con il suo bastone una roccia e da essa sgorga acqua abbondantemente. 


Il popolo di Amalek attacca Israele, che grazie all'intervento divino riesce a sconfiggerlo. H. giura guerra per tutte le generazioni ad Amalek e ne promette la totale cancellazione.






Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT
Orari Shabbat
ROMA entra 17,04 esce 18,07
MILANO entra 17,07 esce 18,13
TEL AVIV entra 16,54 esce 17,51


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