mercoledì 18 marzo 2015

Vaikra

Dopo l'inaugurazione del Mishkan, H. comanda a Moshe le regole dei sacrifici.

Chi desiderasse ringraziare H. avrebbe dovuto presentare un sacrificio Olà preso o dal gregge, o dai bovini, o dai volatili.

I sacrifici spesso erano accompagnati da una minchà , che consisteva in un'offerta di fior di farina mista ad olio, cotta in diversi modi e cosparsa di sale.

Era possibile anche offrire un sacrificio Shelamim ( di pace ) prelevato o dal gregge, o dai bovini, o dai capretti.

Qualora il Cohen Gadol, o l'intera comunità, o un dirigente del popolo trasgrediscano involontariamente ad un precetto di H. dovranno presentare un sacrificio di Khattat (espiazione); in questo modo il loro peccato veniva perdonato.

Anche le persone comuni avrebbero potuto espiare le proprie colpe involontarie presentando un diverso tipo di sacrificio Khattat.

Per espiare altri tipi di colpe, quali ad esempio l'utilizzo improprio di cose consacrate o nel caso di una trasgressione non certa, si era tenuti a presentare ciascuno secondo la propria possibilità economica un sacrificio Asham.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT
Orari Shabbat 
ROMA entra 18,03 esce 19,04
MILANO entra 18,15 esce 19,19
TEL AVIV entra 17,34 esce 18,29


giovedì 12 marzo 2015

Vayakhel e pekudè

Vayakhel

Moshe riunisce il popolo, comandadogli le regole dello Shabbath; richiede inoltre delle offerte per la costruzione del Mishkan.

H. dota Betzalel ben Uri e Khur di spirito divino affinché siano in grado di costruire il Mishkan.
Il popolo porta doni per la costruzione del Mishkan in quantità così grande, che Moshe deve chiedergli di fermarsi.

Vengono elencate tutte le opere eseguite dagli architetti per realizzare il Mishkan.


Pekude

Si riporta il conteggio e il resoconto di tutte le offerte d'oro, d'argento e di rame portate dai figli d'Israele per la costruzione del Mishkan, e il loro relativo utilizzo.

Viene descritto dettagliatamente anche il confezionamento del pettorale del Cohen gadol e degli altri indumenti dei cohanim.

Gli architetti completano la costruzione esattamente come H. aveva comandato a Moshe.
H. illustra a Moshe la collocazione di tutti gli arredi del Mishkan e la procedura di inaugurazione; quello esegue tutto così come indicatogli.

Terminata l'opera, la gloria di H. pervade il Mishkan e accompagna la casa di Israele durante tutto il suo viaggio.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT
ORARI SHABBAT
ROMA entra 17,55 esce 18,56
MILANO entra 18,08 esce 19,11
TEL AVIV entra 17,29 esce 18,24


giovedì 5 marzo 2015

Ki Tissà

H. ordina a Moshe di contare gli appartenenti al popolo sopra i 20 anni di età facendo donare a ciascuno mezzo shekel; prescrive inoltre di costruire un lavabo di rame che i Cohanim  avrebbero usato per purificare mani e piedi prima del servizio divino.

Moshe sale sul Sinai per 40 giorni e 40 notti per ricevere le tavole della legge. Al suo 39esimo giorno di assenza il popolo, pensando che non sarebbe più risceso, fa realizzare ad Aharon un vitello d'oro come sostituto di Moshe.
Moshe scende dal Sinai, e alla vista di quello scempio distrugge le tavole della legge donategli da H.
H. avverte Moshe di voler annientare il popolo, ma quello lo implora di avere misericordia.

H. perdona il popolo, ma comunica che d'ora in poi non sarà più Lui a condurre il popolo in Israele, bensì un angelo.

Moshe chiede ad H. di mostrargli il suo volto; nessun uomo può però restare in vita dopo averlo visto, e perciò il Signore gli si mostra solo da dietro.

H. comanda a Moshe di costruirsi due nuove tavole della legge e di risalire per altri 40 giorni sul Sinai.

H. promette di condurre il popolo in Erez Israel ed ordina di distruggere i sette popoli che attualmente abitano . 
Viene ricordato il divieto di avere o di scolpire ogni tipo di divinità e la mitzva del sacrificio di Pesach, lo Shabat e i tre pellegrinaggi.

Trascorsi altri 40 giorni sul Sinai Moshe scende emanando dal viso una luce divina: nessuno osa avvicinarglisi. Egli quindi convoca Aharon e i capi del popolo per insegnare loro quanto appresso sul Sinai.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT
Orari Shabbat
ROMA entra 17,47 esce 18,48
MILANO entra 17,57 esce 19,00
TEL AVIV entra 17,24 esce 18,19