venerdì 28 agosto 2015

Ki tetzè

Ki Tetzè

Un uomo che, essendo andato in guerra, voglia per sé una prigioniera, la potrà avere solo a condizione che la sposi dopo averla vista in stato di lutto per trenta giorni. 
Un uomo che abbia due mogli non può essere imparziale nel dividere l'eredità tra i suoi figli. Un figlio traviato e ribelle che non dia ascolto ai suoi genitori nonostante i castighi, dovrà essere messo a morte.

Il cadavere di una persona impiccata  costituisce un offesa per H. pertanto dovrá essere seppelito il giorno stesso. Ogni oggetto ritrovato dovrà essere custodito e restituito al suo proprietario. Se si vorranno prendere delle uova da un nido, si dovrà prima mandare via la madre.

Ogni uomo é tenuto a fare una protezione intorno al proprio tetto; é vietato seminare una vigna con una mescolanza di semi ed arare un campo con un bue e un asino aggiogati assieme.
Vengono riportate le regole per le relazioni matrimoniali e le pene per l'adulterio, le procedure giudiziarie per la violenza carnale, per la seduzione di una ragazza nubile e per un marito che accusa sua moglie falsamente d'adulterio.

Non possono sposare una persona ebrea i discendenti maschi del popolo Moabita e Amonita, e i discendenti Edomiti ed Egizi di prima o seconda generazione.

Un lavorante di una vigna o di un campo potrà mangiarne il prodotto fino a saziarsene.
Una donna divorziata non potrà essere ripresa in moglie dallo stesso uomo.

Nel primo anno di matrimonio il marito non potrà essere chiamato per il servizio militare, ma sarà libero da qualsiasi impegno e renderà lieta la donna che ha sposato.

È obbligatorio pagare un impiegato in tempo; un padre non potrà testimoniare per il proprio figlio e un figlio per il padre. É vietato opprimere la vedova o l'orfano.
Il fratello di un uomo morto senza figli ha l'obbligo di risposare la moglie vedova per dare una discendenza al fratello defunto.
La parashà termina con l’obbligo di ricordare ciò che “Amalek ti ha fatto per la strada, mentre uscivi dall’Egitto”.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT
Orari Shabbat
ROMA entr.19,32 usc. 20,32
MILANO entr. 19,49 usc. 20,52
TLV entr.18,52 usc. 19,46


giovedì 20 agosto 2015

Shofetim

Shofetim

In Israele dovranno essere nominati giudici e funzionari con il compito di far applicare le leggi. Ogni verdetto potrà essere accettato solo dopo la deposizione di due o più testimoni. Non si potrà accusare nessuno in seguito alla deposizione di un solo testimone.

Se una volta entrati in erez Israel il popolo desidererà nominare su di se un re, come le altre nazioni che stanno intorno a loro, lo potrà fare. H. sceglierà per re una persona del popolo che non si insuperbisca e che sia timoroso di H.

Il levita non erediterà la terra perchè si dovrà occupare del servizio divino, quindi a lui spettano alcune parti di ogni sacrificio che verrà portato a Gerusalemme e le primizie del frumento e della tosatura.

Divieto di praticare usanze straniere come il far passare i propri figli in mezzo al fuoco, o il rivolgersi a stregoni, oracoli o negromanti, queste pratiche sono considerate un abominio per H.

H. provvederà a mandare in ogni generazione un profeta al livello di Moshe che riferirà la Sua parola.

 Se un testimone viene scoperto essere un "falso testimone", esso dovrà subire la stessa pena che voleva far subire a suo fratello.
Quando ci si preparerà ad una guerra si dovrà essere consapevoli che è H. che combatte per noi. Tuttavia colui che ha costruito una casa senza averla ancora inaugurata, o chi ha piantato una vigna senza goderne il frutto o che si è fidanzato con una donna senza ancora averla sposata, è esente dalla guerra.

Quando deciderai di attaccare una città, la inviterai prima alla pace. Se gli abitanti accetteranno il patto di pace tutto il popolo di quella città diventerà tuo tributario e ti dovrà servire, altrimenti li metterai sotto assedio e colpirai tutti i maschi, ma lascerai in vita le donne, i bambini e tutto il bestiame. Tuttavia delle popolazioni che ora abitano la terra d'Israele (khittei, emorei, cananei, perizei, khivvei e jevusei) non lascerai nessuno in vita, affinché non arrivino a insegnarti un giorno gli abomini che hanno compiuto contro H.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT
Orari Shabbat
ROMA entra 19,44 esce 20,44
MILANO entra 20,02 esce 21,05
TEL AVIV entra 19,00 esce 19,55



mercoledì 5 agosto 2015

Ekev

Ekev

Il popolo ebraico è ormai alle porte di Israele. 
Prima di entrare Moshe li ricorda che se osserveranno tutte le leggi non mancherà loro niente. Diventeranno numerosi, non ci saranno malattie e tutti i nemici scapperanno di fronte a loro.

Bisogna essere consapevoli in ogni momento che H. ci ha fatto uscire dall'Egitto, ci ha mantenuti per 40 anni nel deserto e che da lui dipende tutto il nostro sostentamento.

Moshe temendo che il popolo possa peccare di superbia vedendo la sconfitta dei suoi piu temibili nemici li avverte che H. Li sta donando questa buona terra non  per la loro rettitudine ma solo a causa della malvagità di queste popolazioni e per il patto eterno fatto ai nostri padri Avraham, Ytzhak e Yaacov.

Moshe ricorda quindi tutti gli eventi che hanno portato H. ad adirarsi contro il popolo dalle prime tavole della legge all'arrivo in terra Santa.

H. chiede al popolo soltanto di temerLO e di procedere per le Sue vie in cambio di una terra buona e stillante latte e miele.

Una terra fertile e controllata e benedetta da H. dall'inizio alla fine dell'anno.

Infine H. promette nuovamente che nessun popolo potrà resistere contro Israele se gli ebrei si impegneranno nel rispetto delle mitzwot.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT

Orari Shabbat
Roma entra 20,03 esce 21,06
Milano entra 20,24 esce 21,31
TLV entra 19,15 esce 20,11