venerdì 27 dicembre 2013

Vaera 



H. rassicura Moshe promettendo una redenzione prodigiosa, tuttavia il popolo amareggiato dalla schiavitù non presta ascolto alle Sue parole. 


Vengono elencate le origini di Moshe e di Aron. 


Moshe riferisce ad H. di sentirsi inadatto al compito assegnatogli, ma H. Lo incoraggia nuovamente. 


Moshe e Aharon si recano dal faraone. Li Aharon getta a terra il proprio bastone, che si trasforma in un serpente, ma i maghi di corte riescono a replicare lo stesso prodigio.  

Aharon avverte il faraone che se non lascerà libero il popolo d'Israele tutta l'acqua del Nilo diventerà sangue. Al rifiuto ostinato del faraone si scatena la prima delle dieci piaghe. 

Dopo la piaga del sangue e un nuovo rifiuto del faraone dal Nilo escono delle rane che invadono il paese. 

Ad esse seguono i pidocchi a torturare gli egiziani, ma neanche questo convince il faraone a liberare gli ebrei.

Con la piaga successiva belve feroci iniziarono ad attaccare e terrorizzare gli egizi; solo allora il faraone promette di liberare gli ebrei. 
Terminata la piaga però si tira indietro. 
Successivamente, nella quinta piaga tutto il bestiame egizio muore, mentre quello degli ebrei si salva.
Ad un nuovo rifiuto del faraone, H. per mano di Moshe e Aharon scatena delle ulcere in tutto il paese. 
Una grandine di fuoco cade sul suolo egizio distruggendo tutto ció che si trovava in campagna; tutta la terra di Goshen, dove dimoravano gli ebrei, rimane invece integra.  Il faraone implora Moshe di far terminare la piaga promettendo di liberare dalla schiavitù Israele, ma ancora una volta, terminata la piaga, il cuore del faraone si indurisce e viene meno alla parola data. 


  Shabbat Shalom

giovedì 19 dicembre 2013

Shemot

Shemot 






I figli di Israele prolificano in Egitto, divenendo molto numerosi. Il faraone, spaventato da una loro futura ribellione, decide di renderli schiavi e comanda di uccidere tutti i neonati ebrei maschi. 




Yocheved figlia di Levi,madre di Miriam e Aharon, partorisce Moshe. Per non farlo uccidere dalle guardie egiziane lo lascia in una cesta sul Nilo. 
Moshe viene trovato dalla figlia del faraone che lo cresce. 





Egli, divenuto grande, vedendo un egizio colpire un ebreo, lo uccide. Il faraone lo viene a sapere e ordina l'uccisione di Moshe, ma questi scappa nel deserto. 




Moshe risiede in casa di Itro e ne sposa una delle sette figlie, Zippora da cui ha due figli. 



H. appare a Moshe in un roveto ardente, comandandogli di recarsi a salvare il popolo dalla schiavitù egizia. Moshe tenta più volte di sottrarsi alla missione, ma alla fine accetta, a condizione che agli incontri col faraone verrà accompagnato dal fratello Aharon. 



Moshe insieme al fratello Aharon annuncia al popolo ebraico la prossima redenzione, ed esso crede alle sue parole. 





Moshe si rivolge al faraone con la richiesta di liberare il popolo, ma il crudele sovrano, invece di ubbidire al comando divino, inasprisce ulteriormente la schiavitù, rendendola insostenibile. Moshe se ne lamenta con H. 








Shabbat Shalom

giovedì 12 dicembre 2013

Vayekhi

Vayekhi

Yaacov, sentendo prossima la morte, fa giurare a Yoseph di non seppellirlo in Egitto.

Yoseph porta a Yacov i suoi due figli Efraim e Menashe affinché li benedica prima di morire.

Yacov benedice Efraim, il figlio minore, con la mano destra e Menashe, il maggiore con la sinistra. Yoseph prova a correggere il padre, ma quest'ultimo rifiuta spiegando che in futuro la fama del figlio minore supererà quella del maggiore.

Yacov raduna tutti i suoi figli e li benedice singolarmente.

Attribuisce a ciascuna tribu una benedizione diversa basata sui diversi ruoli che avrebbero avuto in futuro i loro discendenti.

Dopo aver richiesto a tutti i figli di essere seppellito nella grotta di Machpela Yacov muore. Tutto l'Egitto piange Yacov per 40 giorni e accompagna la salma alla grotta di Machpelah.

Yoseph muore all'età di 110 anni. Prima di morire ricorda ai fratelli che H. li riporterà nella loro terra e li fa giurare che prima di andarsene porteranno via le sue spoglie dall'Egitto.

Shabbat Shalom

giovedì 5 dicembre 2013

Vayggash

Vayiggash

Yehuda parla duramente con Yoseph per convincerlo a liberare Beniamin, arrivando perfino ad offrirsi come schiavo per liberare il fratello minore, del quale si era fatto garante col padre.

Yoseph, commosso dall'atto di grande bontà di Yehuda, cede e si rivela ai fratelli.

Yoseph bacia e abbraccia i fratelli, increduli, rassicurandoli di non avere nessun rancore per la questione della vendita.

Il faraone invita tutta la famiglia di Yoseph a trasferirsi nella parte migliore d'Egitto.
Viene detto a Yacov che suo figlio Yoseph é vivo, ed egli decide di raggiungerlo in Egitto.

Prima di partire Yacov offre dei sacrifici ad H., ed H.lo rassicura promettendogli che è Lui stesso che li sta facendo scendere in Egitto e Lui stesso li libererà. La famiglia di Yacov che scendeva in Egitto era formata da 70 anime.

Yoseph và incontro a Yacov ed essi si abbracciano e commuovono. I figli di Yacov si stabiliscono nella terra di Goshen.

La carestia continua e finito il denaro gli egiziani sono costretti ad acquistare da Yoseph pane in cambio del loro bestiame, finito il bestiame arrivano a cedere cedergli le loro terre e infine se stessi come schiavi.
Intanto i figli di Israele acquistarono terreni nella terra di Goshen, prolificando e moltiplicandosi grandemente.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT