mercoledì 27 maggio 2015

Nasò

Nasò

I figli di Ghershon e i figli di Merari (entrambi figli di Levi) vengono contati e incaricati di trasportare alcune parti del mishkan.

H. comanda al popolo di mantenere la purità all'interno dell'accampamento.
Ogni figlio d'Israele è obbligato a consacrare una decima del proprio prodotto a D. consegnandola al Cohen, ci viene promesso che chi non le consegnerà tenendole per se, avrà per se solo quelle, mentre chi terrà fede a questo patto verrà benedetto con grande ricchezza.

Se una donna dava modo al marito di sospettare di infedeltà, l'uomo poteva portare la donna davanti al Cohen, il quale, scriveva su una pergamena una maledizione nel caso in cui la donna fosse davvero un'adultera e una promessa di fertilità nel caso in cui la donna non lo fosse. La pergamena veniva sciolta in un'acqua da cui la donna beveva, se le si gonfiava il ventre e le venivano i fianchi cadenti, la donna era da considerarsi adultera, oggetto di maledizione di fronte al popolo, in caso contrario era sciolta da ogni accusa e veniva benedetta.
Vengono riportate le regole per chiunque volesse fare un voto di nazireato, astenendosi dal vino , non passando alcun tipo di rasoio sulla propria testa ed evitando di diventare impuro per un morto anche se parente stretto per un determinato periodo di tempo
D. insegna ai Cohanim le parole della Birchat Cohanim, la benedizione sacerdotale.

Viene finito di costruire il Mishkan, nei 12 giorni successivi l'inaugurazione i capi tribù presentano la loro offerta, da consacrare davanti a D. un capofamiglia per volta, uno ogni giorno.
Nonostante le offerte siano tutte uguali la Torah riporta dettagliatamente tutti gli oggetti e gli animali offerti da ogni famiglia.

Dopo l'inaugurazione, Moshe iniziò a parlare con H. attraverso il Mishkan.


Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT

ORARI SHABBAT
ROMA entra 20,18 esce 21,27
MILANO entra 20,42 esce 21,56
TLV entra 19,22 esce 20,22



giovedì 21 maggio 2015

Bamidbar

Bamidbar

H. comanda a moshe e ad Aharon di nominare dei nassi, dei capi, per ogni tribù e di censire gli ebrei nel deserto.

Vengono contati 603550 uomini tra i 20 e i 60 anni.

La tribù di Levi viene contata separatamente dal resto del popolo ed include 22000 maschi da un mese di età in poi.

La tribù dei Levi, non avendo preso parte insieme al resto del popolo al peccato del vitello d'oro, viene incaricata di occuparsi del servizio del tabernacolo al posto dei primogeniti.

I Levi si dovevano occupare di smontare e rimontare il Mishkan, di erigere delle tende intorno ad esso quando si accampavano e di trasportarlo sulle loro spalle.

H. comanda anche come dovevano disporsi i figli di Israele quando sostavano: il Mishkan sarebbe dovuto stare al centro circondato dalla famiglia dei Levi.

Intorno a loro si accampavano le dodici tribù in gruppi da tre.
Ad est del Mishkan c'era Yehuda, Yssachar e Zevulun. A Sud Reuven, Shimon e Gad. A ovest Efraim Moshe e Biniamin. A nord Dan, Asher e Naftali.
Anche durante i viaggi veniva mantenuto lo stesso schieramento.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT
Orari Shabbat
ROMA entra 20,11 esce 21,20
MILANO entra 20,35 esce 21,48
TEL AVIV entra 19,17 esce 20,17


giovedì 14 maggio 2015

behar - bekhukkotai

BEHAR

D. comanda a Moshe le regole dell'anno sabbatico. 
Dopo che gli ebrei saranno entrati nel paese che H. darà loro, potranno lavorare il campo per sei anni, ma il settimo anno sarà un anno di completo riposo per essi, uno Shabbat in onore di D.
Il prodotto del campo durante il settimo anno servirà solo come nutrimento per la famiglia, gli schiavi, i lavoratori salariati e gli animali familiari.
Si conteranno sette anni sabbatici, al termine dei quali, nel giorno di Kippur, si suonerà lo shofar e si annuncerà il cinquantesimo anno come un Giubileo. Durante il Giubileo ciascun ebreo ritornerà padrone del proprio possesso ereditario, così come H. divise la terra tra le dodici tribù. 

Quindi la Torah ci ammonisce dal trarre un guadagno illecito dalla vendita di un terreno. Quando si stabilirà il prezzo di un terreno, bisognerà tenere in considerazione gli anni che mancano al giubileo: se mancano ancora tanti anni al giubileo ovviamente il prezzo sarà piu alto rispetto a se ne manchino meno, perché all'arrivo del cinquantesimo anno la vendita non avrà piu valore.

H. rassicura il popolo promettendo che la Sua benedizione, durante l'anno sabbatico si riverserà anche sul raccolto, affinché basti per 3 anni, e specifica che la terra appartiene a Lui: per questo motivo non la si può vendere per sempre.

Se una persona in difficoltà economiche fosse costretto a vendere parte del suo possesso ereditario, in ogni momento sarà autorizzato a riscattarlo ad un prezzo proporzionale al numero di raccolti fatti; e se non egli potrà farlo anche un parente per lui. Ma se non dovesse avere i mezzi necessari per riscattare il terreno comunque nell'anno del giubileo tornerà in suo possesso.

Viene sancito il divieto di prestare ad un fratello denaro con interesse, e che inoltre nell'anno del giubileo anche gli schiavi dovranno essere rilasciati insieme alle loro famiglie.

Bekhukkotai

H. promette al popolo che se eseguirà i precetti della Torah non ci saranno carestie nel paese e il prodotto abbonderà ogni anno, regnerà la pace e non ci sarà da temere nè dalle bestie feroci nè dai nemici, cinque persone che osservano i precetti saranno sufficienti a farne scappare cento e cento potranno inseguirne diecimila. Il mishkàn di H. sarà tra il popolo ed Egli procederà in mezzo a esso.

Ma se invece il popolo deciderà di non seguire le mitzwot il prodotto sarà sempre più scarso, verrà cacciato dalla sua terra, scapperà inseguito dalle bestie feroci e avrà paura anche quando non ci sarà da aver paura.
La terra diventerà una landa desolata che anche gli altri popoli rifiuteranno di abitare, così si recupereranno gli anni sabbatici che non sono stati rispettati. Il popolo lentamente confesserà i propri errori e tornerà sulla strada di H. che ricorderà il suo patto con Israele e lo salverà.

Vengono riportati tutti i parametri per valutare le donazioni, da una persona, dal bestiame o anche dalle proprietà terrene.

La decima parte del prodotto della terra così come degli ovini o dei bovini che una persona possiede appartiene a H.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT
ROMA entra 20,04 esce 21,12
MILANO entra 20,27 esce 21,39
TEL AVIV entra 19,13 esce 20,12

mercoledì 6 maggio 2015

Emor

Emor

H. comunica a Moshe delle regole specifiche per i Cohanim, le famiglie sacerdotali.
Ad un Cohen è vietato contaminarsi per un morto, a meno che non sia un parente stretto, e sposarsi con una zonà, una chalalà o con una donna divorziata.
Al Cohen Gadol invece, era vietato portare i segni del lutto persino per un parente stretto quale il padre o la madre, e vi erano delle regole più rigorose riguardo alla donna che poteva sposare.
Nessun Cohen con difetti era autorizzato ad offrire sacrifici al Signore, ma poteva tuttavia mangiare dalle cose sacre, in quanto appartenente alla famiglia sacerdotale.
I Cohanim dovevano trovarsi in stato di puritá per poter mangiare dalle cose sacre e nessun estraneo alla famiglia sacerdotale poteva mangiare dalle cose consacrate a H. dai figli d'Israele.

H. esorta il popolo a non offrire sacrifici con difetti perchè non sarebbero graditi.

Vengono ricordati i tempi stabiliti per le celebrità annuali: ogni sei giorni lo Shabbat come cessazione da ogni attività; il 15 di Nissan~Pesach con la mitzva di mangiare le matzot; nei giorni che separano Pesach da Shavuot la mitzva del conteggio dei 49 giorni dell'omer e del portare al sacerdote le primizie del proprio raccolto; al 50esimo giorno la festa di Shavuot; la mitzva del sentire il suono dello shofar il primo di Tishre~Rosh-Ashana; il digiuno come simbolo di afflizione per espiare i propri peccati il 10 di Tishrei~ Kippur; infine la mitzva del lulav e di risiedere nelle Succot per sette giorni dal 15 di Tishrei.

Nel Mishkan la Menora doveva restare accesa costantemente, così come di shabbat in shabbat dovevano essere disposti dodici pani di presentazione.

Un figlio di un egiziano con una donna israelita litiga con un "uomo d'Israele"; il figlio dell'egiziano pronuncia chiaramente il nome di H. e lo bestemmia. Il popolo lo isola in attesa che Moshe chieda ad H. come comportarsi con quest'uomo.

H. parla con Moshe che gli comanda di condurre il bestemmiatore fuori dall'accampamento: tutte le persone che lo avranno sentito dovranno mettergli le mani sulla testa, e tutta la comunità lo lapiderà. 
Il popolo fece ciò che D. aveva comandato a Moshe.

Shabbat Shalom da tutto lo staff del CGT 
Orari Shabbat
ROMA entra 19,57 esce 21,03
MILANO entra 20,18 esce21,29
TEL-AVIV entra 19,08 esce 20,06